Natural-Mente

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«Il nido è un luogo dove si vive, si lavora, si gioca»
Goldschmied, Jackson 1996

L’ambiente deve essere predisposto in modo che il bambino possa organizzare soggettivamente la propria esplorazione in modo autonomo, perché ognuno ha il proprio modo di approcciarsi alla realtà e alla conoscenza, con ritmi e tempi individuali. Il corpo rappresenta il canale privilegiato per sperimentare non solo sensazioni ma per fare scoperte, conoscenze, apprendimenti. Attraverso l’esplorazione del corpo e dell’ambiente il bambino costruisce il suo sapere e la sua sicurezza. Gli oggetti e i materiali hanno forma, colore, odore, proprietà fisiche diverse, caratteristiche percettive differenti che vanno manipolate, esplorate, conosciute, comprese e rappresentate. La scelta dei materiali, dunque, deve rispondere ad un criterio preciso: dev’essere adatta alle loro possibilità di gioco e contemporaneamente deve suscitare e stimolare nel bambino attenzione, curiosità, azione diretta, esplorazione, dominio. Al bambino non si deve insegnare a giocare, ha solo bisogno di un contesto appropriato per farlo. La scelta dei materiali, quindi, è di fondamentale importanza.

 

I materiali naturali in particolare permettono infinite possibilità di gioco, sono affascinanti perché saturi di odori e cambiano colore in base alle differenti temperature. I materiali naturali consentono di mantenere stretto il legame ambiente esterno e ambiente interno così che anche il giardino possa essere vissuto dai bambini come un “atelier permanente”. I materiali naturali non sono strutturati e consentono quindi al bambino di indagare, interrogare, si trasformano nelle loro mani, consentono il gioco creativo.

In linea con i principi dell’outdoor education ogni educatore ha dunque il compito di rivolgersi all’ambiente esterno con uno sguardo di intenzionalità pedagogica per progettare esperienze che favoriscano il contatto con esso, incoraggiando i bambini a sentirsi parte dello spazio. Il nostro giardino è ricco di stimolazioni, ospitale ed accogliente (Mud kitchen, sabbionaia, percorsi motori con materiali naturali, in continua ristrutturazione in base all’osservazione dell’uso che ne fanno I bambini) con uno sguardo al cielo -… il fumo del comignolo o la scia dell’aereo – e uno a terra con i sassi, la sabbia, la terra in compagnia del canto degli uccelli o il suono delle campane. Sono contenuti che prendono la forma dall’esistente, dal reale, dall’autentico e in quanto tali sono credibili, più interessanti e appassionanti e mettono in relazione il corpo con l’ambiente che lo circonda.

«C’è un libro sempre aperto per tutti gli occhi: la natura»
Jean-Jacques Rousseau