Casa Jobel
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Casa Jobel

Casa Jobel è una Comunità che dal 2001, accoglie donne con e senza bambini, provenienti da esperienze di maltrattamento e/o in condizioni di disagio sociale.

La Comunità può accogliere fino ad un massimo di 14 persone. Due posti sono previsti per le accoglienze in Pronto Intervento.

Casa Jobel nasce dall’analisi di Caritas dei bisogni del territorio e nell’ambito del Giubileo del 2000. Sin dagli esordi ci si chiedeva in che modo il Servizio potesse rispondere in maniera opportuna alle necessità delle donne maltrattate che si trovavano in una condizione di difficoltà con o senza figli.

01. Cosa offriamo

– Uno spazio di vita dove la donna possa rafforzare la propria autostima, valorizzare le proprie competenze genitoriali e nel contempo lavorare sulle fragilità, nell’ottica di un futuro più sereno, coniugando sia la dimensione di “donna”, che quella di “madre”, là dove sono presenti dei figli.
– Uno stimolo per la responsabilizzazione della donna nella cura di sé, dei figli e dell’ambiente familiare attraverso la collaborazione alla gestione quotidiana della comunità.
– Uno spazio per l’osservazione strutturata delle capacità genitoriali della mamma e accompagnamento del minore in Spazio Neutro, là dove previsto, in modo tale da supportarlo anche nella relazione con la figura paterna, in sinergia con gli operatori del Servizio Inviante e all interno del Progetto Educativo Individualizzato.
– L’accompagnamento dell’ospite nel percorso di reinserimento sociale attraverso la relazione con l’educatore e le occasioni di socializzazione.
– Il mantenimento, nel limite delle possibilità, dei servizi e delle risorse del territorio di provenienza.
– L’accompagnamento e il sostegno nella dimissione con l’obiettivo di raggiungere la propria autonomia, là dove ci siano i presupposti.
– La sperimentazione e lo sviluppo, quando possibile, di occasioni di mutuo-aiuto tra le mamme.
– Percorsi finalizzati al ri-collocamento delle ospiti nel mondo del lavoro, attraverso la collaborazione con un team di esperti nella ricerca del lavoro e nella valutazione del bilancio delle competenze.

02. Come funzioniamo

La struttura può accogliere fino a un massimo di 14 persone.
Sono previsti due posti per l’accoglienza in Pronto Intervento.
Casa Jobel offre percorsi residenziali e semi-residenziali ed è aperta 24 ore al giorno per 365 giorni l’anno, durante i quali è assicurata la presenza di operatori qualificati e specializzati. L’accompagnamento educativo è finalizzato ad accompagnare ciascuno (adulto o minore) a seconda dei propri bisogni e necessità, attraverso un ascolto continuo e un’accoglienza che mira a coniugare tutte le dimensioni di vita di ognuno, con il pensiero che ogni persona oltre a rappresentare la propria storia, è portatrice di valori unici e preziosi.

03. La struttura

L'ambiente è di tipo familiare e sono a disposizione delle ospiti:

8

Camere

5

Bagni

1

Soggiorno

1

Sala da pranzo con cucina

1

Stanza giochi

1

Ufficio

04. Gli operatori

All'interno della Comunità opera un’equipe multidisciplinare così composta:

1

Coordinatrice

5

Educatrici

1

Psicologa

05. Come operiamo

Dopo un primo periodo di osservazione, viene assegnato ad ogni nucleo un Educatore di riferimento, viene steso il primo P.E.I. sia per la donna che per i minori presenti, in accordo con il Servizio inviante.
Con ciascun ospite vengono concordati gi obiettivi all'interno del proprio progetto educativo, in modo tale che la persona diventi protagonista attiva del personale cammino verso il futuro e nell'ottica dell’autonomia.

06. Lavoro di rete

La comunità partecipa a diversi tavoli territoriali tra cui: “Rete donne maltrattate del comune di Brugherio”, “Coordinamento Donne Maltrattate” promosso dalla Caritas Ambrosiana di Milano, “Commissione Minori” del Consorzio Farsi Prossimo, Gruppo mamma / bambino promosso dal CNCA Lombardia. “Progetto Artemide” per il sostegno delle vittime di maltrattamento, promosso dal Comune di Monza.

07. Volontari

È gradita e incentivata la presenza di volontari che vengono accolti nella struttura dopo una verifica delle competenze personali e delle capacità relazionali. L’ipotesi operativa è quella di poter contare su persone
del territorio che facilitino l’utilizzo dei servizi e la possibilità per le ospiti di sperimentare relazioni di “buon vicinato”.
Attualmente sono inseriti volontari/e che supportano la vita quotidiana della comunità ed è attiva la collaborazione con alcune associazioni del territorio.

08. Attività

Gli ospiti usufruiscono di attività e proposte per il tempo libero promosse dalla comunità ma anche presenti sul territorio di appartenenza della stessa. L’esperienza pregressa sta orientando la Cooperativa a prevedere anche all’interno della Comunità interventi finalizzati a sostenere il percorso di crescita sia delle donne che dei bambini, anche con la costruzione di progetti ad hoc individuali o di gruppo (laboratori creativi per i minori, laboratori di gioco per mamme e bambini…). La comunità lavora in rete con altri servizi della cooperativa legati al lavoro di promozione delle donne.

09. Con chi operiamo

Operiamo in stretto contatto con gli enti pubblici (Comuni, Provincia,
Procura) e con il privato sociale nelle seguenti fasi:

  • inserimento: per una verifica della compatibilità del progetto con gli obiettivi della comunità;
  • permanenza: per verifiche intermedie rispetto agli obiettivi che le ospiti sono riuscite a raggiungere;
  • dimissioni, per la definizione di un progetto di fattibilità finalizzato al reinserimento dell’ospite nel territorio di provenienza o a nuovi percorsi di autonomia.

10. Come si accede

L’accoglienza degli ospiti avviene su segnalazione dei Servizi Invianti; la prima fase di accoglienza prevede un colloquio conoscitivo e orientativo di primo livello con la coordinatrice e la psicologa della struttura.

11. Come contattarci

La coordinatrice Dott.ssa Alessandra Piperno,

è contattabile al n. 3351094222

Recapito struttura: 0392142244

alessandra.piperno@novomillenio.it
casajobel@novomillennio.it

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per renderli ancora più accoglienti.

Nella prima fase dobbiamo raccogliere
235.000 euro entro dicembre 2024.
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